Il 10 e 11 Marzo 2018 tre volontari di ISF Italia hanno partecipato all’incontro nazionale di ISF France
(RESIC – Rencontres de la Solidarité Internationale et de la Citoyenneté) che quest’anno si è tenuto a
Strasburgo, nel cuore dell’Europa.
Sono anni ormai che i volontari italiani e francesi collaborano su determinate tematiche. Ingegnere
Cittadino, acqua bene comune, processi partecipativi, un’analisi critica della tecnica in quanto
intrinsecamente non neutra: questi sono solo alcuni dei temi che ci accomunano. Questa condivisione di
valori e visioni trova nuova linfa ad ogni incontro tra i nostri volontari: i RESIC ed i weekend nazionali di
ISF Italia (http://www.isf-italia.org/blog/2017/11/22/weekend-nazionale-ingegneria-senza-frontiere-italia/) sono momenti fondamentali per rinnovare il nostro legame con i cugini francesi.

Il RESIC di Strasburgo non ha avuto un unico tema principale attorno al quale hanno ruotato le diverse
attività. Al contrario, erano presenti diversi percorsi tematici (ingegnere cittadino, femminISF, società
digitale, agricoltura, migrazioni ecc.) composti da vari “ateliers” che gli interessati potevano seguire

(https://www.isf-france.org/evenements/resic-recontres-de-la-solidarite-internationale-et-de-la-
citoyennete ).

All’evento hanno partecipato come d’abitudine tutte le associazioni locali di cui ISF France è composta:
c’erano soci di Nantes, Grenoble, Tolosa, Lille, Marsiglia, Parigi e anche di… ISF Burundi!
Dopo un discorso introduttivo del presidente e della sede locale ospitante (Strasburgo), il RESIC è
entrato nel vivo. Il nostro piccolo ma motivato gruppo di volontari, composto da un socio modenese e
due romani, ha partecipato a tre diversi ateliers. Il primo riguardava i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile

che l’ONU ha adottato nel 2015 (http://www.un.org/sustainabledevelopment/sustainable-development-
goals/). Durante il workshop si è fatta una interessante analisi di questi obiettivi (non vincolanti), della

loro bontà e delle loro possibili contraddizioni.

Successivamente, nel primo pomeriggio, abbiamo partecipato ad un atelier in cui si è discusso di un cambiamento che sta avvenendo in Francia: l’assegnazione dei finanziamenti alle associazioni avviene sempre più tramite gare pubbliche e sempre meno tramite sovvenzioni statali. Durante l’atelier è nata un’interessante discussione sulle conseguenze di queste politiche e di come l’associazionismo possa uscirne fuori senza snaturare le proprie caratteristiche.

L’ultima attività a cui abbiamo preso parte ha riguardato il ruolo che la cooperazione internazionale può giocare sulla questione delle migrazioni (e quali rischi corre). Durante l’atelier sono intervenute delle associazioni francesi che si occupano di migranti, dei volontari di ISF Lille (chiamata ISF-Nord) che hanno riportato la loro esperienza di progetto in Senegal e in ultimo anche il nostro gruppo italiano: abbiamo raccontato l’esperienza di ISF Genova in un progetto a Ventimiglia per l’accesso all’acqua potabile di un gruppo di migranti (http://www.dicat.unige.it/isf/wp-content/uploads/2017/06/Ventimiglia-Un-Rubinetto.pdf).

La giornata si è conclusa con un villaggio associativo, uno spazio in cui diverse associazioni hanno avuto modo di farsi conoscere tra i vari partecipanti.

La domenica un altro atelier ci ha aspettato, questa volta più da protagonisti: per la prima volta ISF Italia e ISF France collaboreranno per costruire un sistema informativo georeferenziato, con l’obiettivo di condividere progetti passati e presenti tra le due associazioni. Durante l’atelier i volontari italiani e francesi hanno fatto un’analisi partecipata dei bisogni condivisi dalle due associazioni e di come questi bisogni possano essere aiutati dalla presenza di uno strumento condiviso tra Italia e Francia.

Questo intenso vortice di attività non solo ha arricchito le nostre personalità e visioni ma ci ha fatto tornare a casa più motivati che mai. Perciò grazie mille ISF France per l’ospitalità!

À bientôt,

Giulio, Marco e Davide